Rivista mensile di informazione
tecnico-scientifica nel campo del naturale
Natural 1 è una rivista che permetterà al Lettore di spaziare dal campo della fitoterapia a quello della nutraceutica a quello della cosmetica naturale, avvalendosi dei migliori collaboratori a livello internazionale.
Tratto dall’editoriale del fascicolo numero 1 di aprile 2001, a firma di Bruno Agostinelli
Il mais viola: caratteristiche e proprietà farmaceutiche in confronto al mais comune
Andrea Pardini, Rosaria Fabrizio Nelle cultivar moderne i chicchi di mais sono solitamente gialli, tuttavia esistono varietà con chicchi bianchi, arancioni, rossi, marroni, blu, viola o neri. La diversa colorazione dipende dal tipo di sostanze chimiche contenute e dal loro bilanciamento. La componente colorante scura più comune è l’antocianina cianidin-3-b-glucoside.In generale si dice che i mais gialli sono adatti per l’alimentazione, mentre i mais viola sono più usati per ottenere bevande, anche con usi medicinali. Sono tipi tradizionali coltivati prevalentemente nei fondovalle andini di Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, ma abbastanza noti anche in altri Paesi dell’America Latina. Il mais (Zea mays L.) è una pianta erbacea annuale, probabilmente coltivato in Messico già 10.000 anni fa in forme selvatiche ma successivamente selezionate. Attualmente si ritiene che il mais moderno sia il risultato di una singola domesticazione avvenuta nel sud del Messico.È probabilmente il risultato di un complessa e ancora non ben spiegata ibridazione (De Wet et Al. 1971) fra forme selvatiche antiche di Zea mays ormai estinte, e piante di Zea mexicana (= Teosinte, detta anche Euchlaena mexicana) e forse piante di Tripsacum teosinte molto fogliose e ancora oggi coltivate come foraggio.Le ibridazioni portarono all’origine di piante meno fogliose ma più produttive in termini di granaglia, ovvero il mais moderno (figura 1). Il mais attualmente è una delle colture fondamentali dell’alimentazione umana, così importante che ne sono state selezionate varie sottospecie. Tuttavia nei Paesi industrializzati è destinato molto più all’uso di mangime per animali che non al consumo diretto umano.Nonostante sia la seconda coltura alimentare a livello tropicale (dopo il riso) la sua produttività massima si ha in aree temperate con un’estate non molto calda e ben piovosa (Corn Belts, soprattutto in USA ed Europa orientale), infatti nelle aree tropicali spesso si ha carenza idrica nella stagione di crescita quando si raggiungono anche temperature eccessive per la buona produzione, invece nelle zone equatoriali si hanno cieli sempre nuvolosi mentre il mais ha bisogno di alta irradiazione solare per esternare al massimo la sua capacità fotosintetica. In generale la produttività del mais viene accentuata da buona insolazione, alte temperature ma non eccessive, […]
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Se vuoi approfondire l’argomento, continua a leggere l’articolo sottoscrivendo uno di questi abbonamenti: Abbonamento – Gold or Abbonamento – Digital
La natura è la tua passione? È anche la tua professione?Ottieni accesso illimitato a tutti i contenuti scientifici e alle splendide immagini della rivista Natural1.
Scopri gli Abbonamenti
Il fungo di basilisco potenziale risorsa naturale per il settore alimentare e micoterapico
Ilenia Cicero, Giuseppe Venturella Pleurotus nebrodensis rappresenta una risorsa preziosa per il settore alimentare e medicinale.Oltre al suo valore gastronomico, il fungo di basilisco si distingue per il potenziale uso medicinale. Recenti studi condotti in collaborazione con l’Università di Bari “Aldo Moro” ne confermano le proprietà antitumorali, antibatteriche, antiossidanti, immunomodulanti e l’elevato contenuto di fibre, […]
Effetti farmacologici di un estratto acquoso di aglio nero invecchiato: un alleato prezioso contro l’infiammazione silente
Maria Loreta Libero, Lucia Recinella, Luigi Brunetti, Sheila Leone L’aglio nero invecchiato rappresenta un valido alleato nella gestione integrata delle malattie croniche a componente infiammatoria e rappresenta un esempio virtuoso di come il confine tra alimentazione e terapia possa essere efficacemente superato nell’ambito di una medicina moderna, personalizzata e orientata alla prevenzione. Negli ultimi decenni, le patologie croniche a base infiammatoria hanno assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama sanitario globale. Tra queste, le malattie cardiovascolari, le malattie infiammatorie intestinali e i tumori prostatici rappresentano tre ambiti ad alta incidenza e rilevanza clinica, accomunati da processi fisiopatologici condivisi: infiammazione cronica, stress ossidativo e disregolazione del sistema immunitario. In particolare, l’infiammazione e lo stress ossidativo sono riconosciuti come elementi chiave nella genesi e nella progressione di patologie come l’insufficienza cardiaca, l’aterosclerosi e l’ipertensione. Analogamente, le malattie infiammatorie intestinali sono caratterizzate da una risposta immunitaria esacerbata da stimoli ambientali o alimentari, accompagnata da un eccessivo rilascio di citochine proinfiammatorie. Infine, nella genesi e nella progressione del tumore prostatico, l’infiammazione cronica della ghiandola prostatica rappresenta un fattore di rischio oncogenico da non sottovalutare.L’Aglio (Allium Sativum L.) è una pianta bulbosa utilizzata sin dall’antichità per i suoi innumerevoli effetti benefici, tuttavia a causa del suo caratteristico sapore e odore pungente il suo attuale consumo si è significativamente ridotto. Per ovviare a tale problematica diversi studi sono rivolti ad individuare possibili alternative promuovendo l’uso di aglio affumicato, olio d’aglio, succo d’aglio ecc.In ambito nutraceutico, l’aglio nero invecchiato sta guadagnando sempre più interesse nel panorama scientifico grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, immunomodulanti, ipolipemizzanti, antidiabetiche, neuro-, epato-protettive, anti-allergiche e antitumorali. Esso rappresenta un valido rimedio nutraceutico sia a scopo preventivo che terapeutico in associazione alla terapia tradizionale, soprattutto nei disturbi cardiovascolari.L’aglio nero invecchiato si ottiene a partire dall’aglio fresco sottoposto ad un processo di invecchiamento (o fermentazione). Durante questo lento e controllato processo, che avviene a temperatura controllata (60°-90°C) e in condizioni di elevata umidità (80–90%), si verificano cambiamenti significativi come colore, sapore, consistenza, nonché modifiche nella formazione di composti aromatici che conferiscono all’aglio nero il suo profilo unico e il suo sapore caratteristico. La […]
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Se vuoi approfondire l’argomento, continua a leggere l’articolo sottoscrivendo uno di questi abbonamenti: Abbonamento – Gold or Abbonamento – Digital
La natura è la tua passione? È anche la tua professione?Ottieni accesso illimitato a tutti i contenuti scientifici e alle splendide immagini della rivista Natural1.
Scopri gli Abbonamenti
La mirra e i re magi
Roberto Della Loggia La mirra è una sostanza di cui tutti hanno sentito parlare ma della quale in genere si sa poco, se non che era uno dei doni che i Re Magi recarono al bambinello a Betlemme. E allora possiamo cominciare proprio da lì. La leggendaLa storia dei Re Magi compare nel Vangelo di […]
@natural1_rivista
Seguici sul nostro canale Instagram
































